L’esterno 24enne dopo le giovanili con Juve, Reggiana e Lucchese ha vinto un campionato di D con la Pergolettese, poi le esperienze negative a Giarre e Cattolica
“Mi servivano nuove motivazioni e le ho trovate qui. Questa stagione è un nuovo trampolino di lancio e la prima impressione è stata ottima”
Il Tre Fiori piazza il colpo sulla corsia esterna. Di difesa o di centrocampo, lo deciderà mister Danilo Girolomoni nel suo scacchiere tattico. A Matteo Manfroni, esterno classe 2000 con un passato nelle giovanili della Juventus (Under17), della Reggiana e della Lucchese (Under19) e poi protagonista in Serie D con la Pergolettese con cui ha vinto il campionato, Ambrosiana Verona, Giarre e Cattolica, importa poco la zona del campo dove verrà schierato. La leva che lo ha portato a vestire la maglia dei gialloblù di Fiorentino è infatti “la voglia di rilancio” dopo che un paio di anni fa aveva addirittura deciso di smettere.
“Sono certo che la mia scelta di giocare nel campionato sammarinese con una società storica e ambiziosa come il Tre Fiori saprà dare una nuova scossa alla mia carriera. Quando a Giarre iniziarono i problemi societari e non si iscrisse al campionato, decisi di riavvicinarmi a casa e sono passato al Cattolica, con cui però ho vissuto la complicata stagione della retrocessione. Venivo da diversi anni in squadre importanti, sia nelle giovanili che in Serie D, ma in breve tempo ho vissuto troppe situazioni che non mi piacevano, tanto da voler dire basta. Ho iniziato a lavorare in azienda con mio padre, ma il richiamo del campo è sempre stato forte e a gennaio scorso ho accettato di giocare a Sant’Ermete. Con il Tre Fiori c’era stato qualche contatto anche in passato e adesso, anche grazie al diesse Lo Russo con cui ho trovato subito sintonia, abbiamo trovato la chiave e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.
A Manfroni dunque non manca il pedigree di calciatore, né gli fanno difetto le motivazioni, che è pronto a confermare sul campo. “Per me questa stagione è un nuovo trampolino di lancio. Sono entusiasta della scelta che ho fatto e anche la prima impressione sia della società, sia di staff e compagni è stata ottima. Si è creato subito un buon feeling e ora starà a noi creare un gruppo affiatato sul campo. Nell’anno alla Pergolettese, nonostante la forza e il blasone di avversari come Reggiana e Modena, vincemmo il campionato con la forza del gruppo. Quest’anno punteremo a fare altrettanto”.