“Arrivo con grandi motivazioni e tanta voglia di vincere. Posso giocare su tutto il fronte d’attacco e mi piace fare gol”
Il nuovo attaccante scelto dal Tre Fiori arriva da Lamezia Terme e nonostante la giovane età porta in dote un gran numero di gol già segnati in carriera. Luca Ferraro, nato nell’ottobre del 1997, è sempre andato abbondantemente in doppia cifra nelle sue esperienze nel campionato di Promozione al Sambiase Lamezia (12 reti) e nel Morrone (21 gol) dove ha centrato la promozione in Eccellenza segnando l’anno successivo la bellezza di 15 gol in 23 partite. Nella passata stagione la chiamata in serie D, al Gladiator e poi all’Angri. Per l’attaccante ben 49 gol in 92 partite e ora per lui inizial’avventura a San Marino, puntando in alto con il Tre Fiori.
“Sono contento che dal Tre Fiori mi abbiano cercato per una chiacchierata e che poi da questa sia nata una stima reciproca che ci ha portato all’accordo – spiega Ferraro -. Il progetto che mi è stato presentato mi ha subito coinvolto: mi ha fatto tutto un’ottima impressione, dalla serietà della società all’idea di calcio del mister. Non vedo l’ora che arrivi il momento del ritiro per conoscere anche i compagni e iniziare questa nuova avventura”.
Ferraro ha tanta voglia di rimettersi in gioco. “Arrivo al Tre Fiori con grandi motivazioni, tanta “fame” e voglia di dare il mio contributo di gioco e di gol per raggiungere gli obiettivi della società. Vorrei disputare un campionato di vertice e guadagnare la qualificazione per un posto in Europa, un’esperienza che mi intriga e che mi piacerebbe tantissimo poter vivere. Quello che posso assicurare è che non sono venuto a San Marino in vacanza. Voglio fare bene per rilanciarmi: credo di aver trovato la piazza giusta. Ci divertiremo”.
Prima di vedere al via il campionato sammarinese bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Puoi anticipare quali sono le tue caratteristiche?
“Prediligo fare la prima punta, ma posso giocare in tutti i ruoli sul fronte d’attacco. Calcio di destro e mi piace tanto fare gol, come non importa: di piedi, di testa o anche di ginocchio, l’importante è che la palla entri in rete”.
Giorgia Bertozzi