I gialloblù centrano il “double” battendo ancora il Tre Penne
E’ una doppietta di Aruta a firmare il biglietto per l’Europa
Al termine di una vera e propria battaglia durante la quale il Tre Fiori già “pentacameon” e il Tre Penne alla prima finalissima si sono affrontati per 120 minuti in una delle finali più divertenti degli ultimi anni, tesa al punto giusto, combattuta, dura ed equilibrata la formazione di Fiorentino la spunta e festeggia il “double” stagionale e il sesto scudetto della propria storia.
Giusti viene chiamato a sorpresa a dirigere l’incontro al posto di Stefano Podeschi (pare fosse influenzato, ndr), la designazione dell’arbitro non è la sola sorpresa che si ha prima del via poichè sia Sperindio che Ceci fanno scelte diverse da quelle prevedibili.
Per il tecnico gialloblù un 4-2-1-2 nel quale Tarini è chiamato a rifinire dietro Aruta e Giunta, siede in panchina Simoncini. Preferisce l’esperienza ai giovani anche Ceci che lascia a sedere Simone Valentini e Matteo Rossi per dar spazio a Franchini e Francini.
La partita comincia con la consueta fase di studio, anzi, sia da una parte che dall’altra si cerca il colpo che indirizzi sui propri binari l’incontro.
Al primo minuto il Tre Penne non sfrutta quella che molto probabilmente è l’occasione più ghiotta della gara: Cibelli trova spazi giusti in area ma il suo destro sull’uscita di Micheletti è impreciso e l’esultanza non può partire.
Dall’altra parte il più attivo, nonostante i 90 minuti giocati il giorno prima è Sossio Aruta che cinque minuti dopo risponde con un potente tiro da posizione defilata sul quale Valentini è bravo a chiudere.
Al quarto d’ora la combinazione fra il bomber del Tre Fiori e Alessandro Giunta è perfetta fino alla conclusione che di fatto non arriva favorendo così la difesa del Tre Penne.
Ma che Aruta sia particolarmente ispirato è evidente e infatti, tre minuti dopo il numero 9 trova il gol. Valenini pasticcia, Lisi non riesce a spazzare via e il Re Leone di testa firma l’uno a zero.
I ritmi non calano e la partita è sempre molto intensa, poco prima della mezzora le prime scintille, Tarini e Di Giuli si scontrano e si affrontano a muso duro, sarà il primo testa a testa di una lunga serie.
Poco prima dell’intervallo cresce il Tre Penne che trova varchi importanti tra le maglie della difesa gialloblù ma non riesce a pungere quasi mai. Al minuto numero 38 ci prova Franchini su punizione: alta. Al quarantaseiesimo Micheletti è impeccabile su Palazzi mentre al secondo minuto di recupero Di Giuli dalla distanza fa filtrare il pallone in una selva di gambe ma non trova altro che il palo a Micheletti battuto.
Anche dopo l’intervallo il Tre Penne torna in campo con grande aggressività.
Al sesto gli uomini di Ceci protestano per un intervento scomposto su Valli in area che il direttore di gara però non giudica calcio di rigore.
I minuti passano e la tensione sale da una parte e dall’altra. Il Tre Penne continua a cercare con grande intensità la rete del pareggio ma la difesa del Tre Fiori chiude bene ogni spazio, Micheletti fa il resto.
Al ventiduesimo anche il Tre Fiori ha di che protestare, Aruta cade in area colpito da dietro. Giusti lascia ancora correre.
Le energie finiscono ma, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è il Tre Penne, che ha giocato molto meno del Tre Fiori, ad accusare maggior stanchezza.
I gialloblù vogliono chiudere la partita, al ventottesimo ci prova Tarini il cui tiro è però alto sopra la traversa, due minuti dopo anche Aruta che era riuscito a liberarsi bene in area conclude alto.
Il Tre Penne sfrutta la voglia di chiudere i conti del Tre Fiori per colpire in contropiede e proprio su una manovra di ripartenza ben orchestrata i biancazzurri trovano il pareggio: è il 38 ‘ della ripresa, Di Giuli se ne va sulla sinistra e mette in mezzo per Palazzi che non sbaglia.
Si va ai supplementari.
Squadre stanche e lucidità che cala sensibilmente. A tutti ma non a Sossio Aruta che sullo scadere della prima frazione extra colpisce ancora di testa la sfera del 2-1. E’ il gol che vale il sesto Scudetto e la seconda partecipazione consecutiva ai preliminari di Champions League. Al Tre Penne resta tanto rammarico accentuato da due situazioni da rivedere al rallenty: al quarto del secondo tempo supplementare Giusti giudica regolare un contatto in area Valli -Benedettini mentre a tre minuti dalla fine annulla per fuori gioco una rete di Cibilli.
Alan Gasperoni
Lo Sportivo.sm